“Ben venga che il Comune di Spino d’Adda si dimostri sensibile rispetto alla tutela del benessere degli animali. Discorso diverso, però, è tutelare le associazioni: il sindaco e l’amministrazione non dimentichino che sul territorio è presente anche un’associazione di caccia, a cui devono essere garantiti gli stessi diritti accordati alle altre”. A seguito delle polemica innescata dall’associazione lodigiana No alla caccia, Andrea Morandi – vicepresidente di Federcaccia Spino d’Adda – interviene con alcune precisazioni.
Caccia come passione
Dapprima una questione di principio: “è bene chiarire – spiega il vicepresidente – che, a differenza di quanto pensi l’associazione lodigiana che ha sollevato la polemica, la caccia non è una pratica barbara ma una passione, che si svolge entro i limiti posti dai dettami di legge. La nostra attività viene svolta in piena legalità”.
Il programma
Poi, la questione pratica: “sapendo che il tema è molto sensibile, il programma delle nostre iniziative esula dall’argomento della caccia. Non c’è nessuna gara di cani da ferma ma solo delle dimostrazioni di dog agility. Anzi, alla manifestazione inviteremo a parlare alcuni specialisti in un meeting rispetto al benessere degli animali”.
Finalità benefiche
“Sono molto rammaricato – ha proseguito Morandi – che rispetto alla nostra manifestazione si sia agito con grande pregiudizio, sebbene nemmeno si fosse a conoscenza dei dettagli. Inoltre, la finalità delle nostre iniziative è benefica: il ricavato verrà devoluto al progetto Aggiungi un posto a tavola e al miglioramento di alcune aree sul nostro territorio”.
Senza pregiudizi
La richiesta dei locali di Cascina Carlotta per la manifestazione di Federcaccia è stata protocollata lo scorso 6 marzo, mentre le iniziative si svolgerebbero sabato 30 e domenica 31 maggio. “Aspettiamo con ansia il responso del sindaco – conclude Morandi – sperando che la nostra proposta possa essere valutata senza pregiudizi, perché com’è chiaro dal programma nelle nostre iniziative non c’è nulla di male”.