10-02-2016 ore 18:23 | Cronaca - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, Giorno del ricordo. In piazza Istria e Dalmazia la commemorazione delle vittime

“Vogliamo estirpare dai cuori dei giovani l’idea che ci si possa salvare da soli, l’idea che camminando sulle vite dei propri simili si possano raggiungere traguardi rispettabili. Vogliamo che imparino a sentirsi cittadini europei e del mondo, sentendo ogni uomo come fratello e battendosi perché a ciascuno sia dato di coltivare i propri sogni, esercitare i propri diritti, vivere i propri sentimenti come crede, purché nel rispetto dei propri simili.

 

Vittime delle foibe

Così il sindaco Stefania Bonaldi durante la cerimonia delle Foibe che stamattina ha richiamato in piazza Istria e Dalmazia studenti, amministratori, semplici cittadini e referenti delle Forze dell'ordine, ribadendo che con legge dell’anno 2004 “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.


Essere cittadini europei

“Proprio perché vogliamo ostinatamente ricordare – ha sottolineato il sindaco - il prossimo 23 febbraio saremo tra gli studenti, con un convegno nell’ambito del percorso “Essere cittadini Europei”, che oramai ci tiene compagnia da quattro anni. Non è un convegno rituale, ma un modo per dare senso, cioè vita, alle ricorrenze, affinché si stampino valori veri nel Dna dei ragazzi di oggi. La Giornata del Ricordo non è la giornata di un popolo indistinto, ma è prima di tutto la giornata di ogni singola donna e ogni singolo uomo, di ogni singolo anziano, ogni singolo bambino, tutti sacrificati a un equivoco realismo politico, alla diplomazia internazionale, alle questioni del confine orientale, alle pesanti eredità della occupazione fascista in quelle aree, alla brutalità poi del comunismo nazionalista di Tito. Una congiura del silenzio e dell’oblio”.

 

L'Anpi

Come ricordato da Paolo Balzari, “per la prima volta quest'anno anche l'Anpi partecipa alla commemorazione. Era importante che si superassero le divisioni di un tempo e si facesse finalmente chiarezza su tutto quanto è accaduto e sulle rispettive responsabilità”.

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