La richiesta degli spazi di Cascina Carlotta per la festa di Federcaccia “per noi non è ancora un tema: dovremmo affrontare il tema in settimana, confrontando gli appuntamenti che sono già in calendario e l’opportunità di una festa di questo tipo. Non abbiamo ancora visto i dettagli, ci riserviamo di rispondere solo una volta completata la valutazione”. Così Paolo Riccaboni, sindaco di Spino d’Adda, in risposta alla sollecitazione dell’associazione No alla caccia Lodi.
L’iniziativa Federcaccia
Al momento non sono ancora noti i particolari dell’iniziativa. Nell’appello rivolto al sindaco Riccaboni, l’associazione animalista lodigiana fa riferimento a una “gara di cani da ferma”, che verrebbero impiegati “in una cascina senza erba, un posto non ideale”. Una manifestazione, secondo l’associazione, viziata sin dal principio: “la caccia è una pratica barbara, non va festeggiata e non dovrebbe essere promossa con feste comunali”, inoltre “i cani meritano ben altro trattamento”.
L’appello dell’associazione
Stanti questi presupposti e tenuto conto che “la manifestazione cinotecnica non è neppure riconosciuta Enci né da FCI”, l’associazione No alla caccia chiede “che il sindaco Riccaboni si dissoci dall'iniziativa organizzata e che Federcaccia si faccia un esame di coscienza e si ritiri, rendendosi conto che noi e come noi molti altri siamo pronti a una protesta pacifica in Cascina il giorno dell'evento”.
Avanguardia animalista
“Quella di Spino d’Adda – conclude il sindaco, Paolo Riccaboni – è un’amministrazione all’avanguardia nella tutela del benessere animale, per la quale ha approvato un apposito regolamento. Abbiamo anche emesso un’ordinanza contro i circhi, che vieta l’attendaggio degli animali in città. Entrambi i documenti sono stati accolti anche dal Parco Adda Sud, così come per il divieto di allevamento degli animali da pelliccia”. L’esito, tuttavia, non è ancora stato emesso: la risposta a Federcaccia è attesa tra una ventina di giorni.