09-01-2017 ore 13:15 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Il pianista di Yarmouk, Aeham Ahmad, in concerto a Crema. Appuntamento all'auditorium Manenti il 21 gennaio

Noto in tutto il mondo come il pianista di Yarmouk, campo profughi palestinese alle porte di Damasco, Aeham Ahmad dopo aver inaugurato la sua prima tournée italiana lo scorso 6 gennaio a Locorotondo, sarà in concerto a Crema il prossimo 21 gennaio presso l'auditorium Manenti.

La musica tra le macerie di Damasco
Le immagini di Aeham Ahmad al pianoforte, tra le macerie dei bombardamenti alla periferia della capitale siriana, hanno commosso il mondo intero. Ogni giorno suonava un pianoforte montato su un carretto, circondato da bambini che lo accompagnavano con il canto. Una sorta di forma di resistenza alla guerra, il sollievo della musica contro il frastuono mortale del conflitto militare. Il giorno in cui i miliziani dell’Isis gli hanno bruciato il pianoforte – perché la musica occidentale è considerata peccato mortale – e ucciso uno dei bambini che stavano intorno al piano, Ahmad ha deciso di lasciare il suo paese e fuggire verso l’Europa attraverso la rotta balcanica, fino all’arrivo in Germania, dove ha acquisito lo status di rifugiato ed iniziato a suonare nei teatri.

Il suo primo disco
Ahmad, siriano di 27 anni, è stato il primo artista a ricevere il premio Beethoven, nel 2015, per il suo impegno in favore dei diritti umani. Nell’agosto 2016 è uscito Music for hope, il suo primo album: 18 tracce sulla guerra in Siria. Musica classica, dallo stile pienamente occidentale, con versi e melodia del canto arabo. “Music for hope – ha spiegato il musicista - è dedicato al mio popolo, che vuole vivere libero ma non ha alcuna voce”. Una storia unica e al tempo stesso simile a quella di tanti esseri umani in fuga dalla guerra, costretti a lasciare le proprie radici alla ricerca di un futuro migliore. Ahmad quel futuro lo ha trovato in Europa, culla di quella musica classica che ha scoperto da piccolo a Damasco e che gli ha salvato la vita.

 

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