08-09-2016 ore 09:26 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Ambiti scolastici, ReteScuole spinge per l’autonomia: “dietro agli accorpamenti solo la logica dei tagli all’istruzione”

La decisione di accorpare alcuni istituti scolastici del territorio, unificando dirigenze e organi collegiali, “risponde esclusivamente ad una logica di tagli al comparto dell’istruzione che ha orientato la politica scolastica degli ultimi governi della Repubblica a scapito dell’efficienza e della qualità di funzionamento delle singole scuole, snaturandone spesso l’identità didattica, educativa e formativa”. Questa la presa di posizione di ReteScuole Crema, schierata a favore dell’autonomia e dell’indipendenza dell’ambito scolastico cremasco e cremonese. Secondo ReteScuole, “una soluzione contraria comporterebbe relativi disagi per docenti, Ata ed utenza, che finirebbe con il ricadere sugli studenti in termini di discontinuità, azzeramento della memoria storica delle buone pratiche e consolidamento delle esperienze, complice anche il pensionamento nei prossimi anni scolastici di un buon numero di docenti che le supportano attualmente”.

 

I punti cardine

Quanto agli imperativi della riforma, la logica del risparmio “ha guidato anche la cosiddetta riforma Gelmini, una scatola vuota riempita soltanto da tagli al sistema scolastico per circa 8 miliardi di euro e il licenziamento di migliaia di docenti e ATA”; la scelta, poi, di istituire gli ambiti scolastici, “è un'invenzione della “Buona scuola”, finalizzata alla scelta dei docenti da parte dei dirigenti e la sua progettazione non ha certo tenuto conto del fenomeno dello “scavalco” con cui si trova ora a collidere”.

 

Errori, pasticci, ricorsi

“L’enorme pasticcio cui stiamo assistendo riguardo allo svolgimento del Concorsone, l’assegnazione delle sedi agli aventi diritto con docenti bocciati alle prove scritte riciclati nelle commissioni giudicatrici, e i contenziosi infiniti tali da inficiare l’inizio dell’anno scolastico, non fa che confermare l’incompetenza e il dilettantismo di una classe politica che si riempie la bocca di meritocrazia”.

 

Poli e progetti sinergici

“ReteScuole Crema ritiene che la fissazione di un tetto di alunni frequentanti (oggi 800) come criterio di assegnazione dello status di autonomia vada rivisto al ribasso e reso flessibile onde adattarsi a contesti ambientali e storici differenziati ed evitare accorpamenti anomali e forzati. Nello specifico dell’ambito cremasco sostiene che accorpamenti basati sulla logica “dei resti” andrebbero evitati, a vantaggio della creazione di poli significativi (agro-meccanico, agro-alimentare, grafico-artistico…), all’interno dei quali possano svilupparsi progetti sinergici”.

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