08-06-2016 ore 15:48 | Cronaca - Dalla provincia
di Ilaria Bosi

Dentro o fuori? Le misure alternative alla detenzione. Concorso camera penale, premiate allieve dello Sraffa

Si è svolta nelle scorse settimane presso l’aula della corte d’assise del tribunale di Cremona l’ evento conclusivo del bando di concorso indetto dalla sezione di Cremona e Crema della camera penale distrettuale della Lombardia orientale, con la consegna delle borse di studio. Il bando di quest’anno aveva come tema Dentro o fuori? Le misure alternative alla detenzione, e nei mesi scorsi ha coinvolto i giovani delle scuole superiori della provincia, in una serie di incontri e approfondimenti, che hanno favorito nei ragazzi la riflessione sui temi legati alla condizione carceraria italiana, sui costi relativi al mantenimento dei soggetti detenuti e sulle misure alternative alla detenzione.

 

Quattro borse di studio

Alla cerimonia conclusiva, oltre alla presidente del tribunale di Cremona Ines Marini e alla dirigente Laura Poli erano presenti la vice presidente della sezione di Cremona della camera penale distrettuale della Lombardia Orientale avvocato Maria Luisa Crotti e la presidente dell’ordine degli avvocati di Cremona avvocato Marzia Soldani. Le quattro borse di studio, intitolate alla memoria degli avvocati Sandro Bocchi, Aldo Pizzoccaro, Sergio Franceschini e Renato Dossena, sono state finanziate da Fondazione Popolare di Crema per il territorio.

 

Le studentesse premiate

Tra i vincitori, importante affermazione dell’Istituto Piero Sraffa che, come già accaduto lo scorso anno, ha portato a casa due premi: nello specifico, le allieve della classe quarta del corso tecnico grafico Ginevra Bertoni e Giulia Campaiola, sono state premiate per la loro originalità nell’interpretare attraverso un’immagine il concetto di Dentro o fuori, avendo realizzato una fotografia in bianco e nero raffigurante due mani al lavoro dietro le sbarre, da cui nasce un germoglio verde che tende a favorire l’allargamento delle sbarre ed ad uscirne fuori.

 

Ripensare la pena

Tra gli obiettivi di questo progetto, quello di ripensare al significato della pena alla luce delle norme costituzionali ed europee, un tema sul quale le camere penali sono particolarmente attente anche sotto l’aspetto dell’approfondimento verso i risultati che si potrebbero ottenere, impiegando quando possibile, in attività lavorative esterne i detenuti, realizzando così concretamente quello che è il principio della finalità rieducativa della pena.

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