07-10-2016 ore 16:55 | Cronaca - Urgnano (BG)
di Riccardo Cremonesi

Urgnano, latitante arrestato dai carabinieri di Crema. Due i provvedimenti di cattura nei suoi confronti per traffico di droga

Ieri sera i carabinieri del nucleo operativo di Crema hanno arrestato un latitante ad Urgnano, nel bergamasco, perché colpito da due provvedimenti di cattura. L'uomo – H.R. le sue iniziali – è stato sorpreso dai militari, all'interno di un ristorante etnico, che lo hanno bloccato nonostante avesse tentato un’ultima fuga a piedi. Dopo gli accertamenti necessari è stato trasferito in carcere a Bergamo, dove si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria.

 

Spaccio di droga
“L'uomo, marocchino di 33 anni dimorante a Calvenzano (Bg) – spiega il maggiore Giancarlo Carraro - era stato 'attenzionato' nell’arco del 2014 e del 2015 dai carabinieri, di alcune stazioni della provincia di Bergamo, per varie attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella bassa bergamasca, in concorso con un sodalizio di altri nordafricani. Il raggio d’azione interessava però anche alcuni tossicodipendenti residenti nei comuni confinanti dell'alto Cremasco e questo aveva attirato l’attenzione anche degli investigatori del nucleo operativo di Crema”.

 

Le indagini e la fuga
“Infatti, dopo alcune confidenze ricevute – prosegue Carraro - nel dicembre 2014 ad Antegnate (Bg), all’interno di una macelleria islamica, erano stati arrestati due marocchini dimoranti a Calvenzano, trovati in possesso di 900 grammi di cocaina ed 1,5 kg di hashish, parenti di H.R. che, tuttavia, era riuscito ad evitare ogni controllo da parte delle forze dell’ordine, per poi decidere di fuggire in Marocco, dove è rimasto per oltre un anno. Pensando che la situazione si fosse calmata, l'uomo da alcuni giorni è rientrato in Italia ricominciando a frequentare i vecchi amici. Nei suoi confronti però gli investigatori bergamaschi avevano nel frattempo raccolto gravi indizi di responsabilità su due filoni separati di indagine per traffico di stupefacenti, tant’è che l’autorità giudiziaria di Bergamo aveva emesso due ordinanze di custodia cautelare a suo carico, rimaste tuttavia ineseguite per la sua irreperibilità”.

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