07-03-2018 ore 20:39 | Cronaca - Crema
di Lidia Gallanti

Crema. Violenza sulle donne: il mosaico è complesso, ma "cresce la consapevolezza"

Aumenta la consapevolezza e la voglia di cambiare le cose, ma c’è ancora molto da fare. In occasione dell’8 marzo, l’associazione Donne contro la violenza di Crema fa il punto sull’attività annuale (report in allegato). Più che le parole, sono i numeri a dare la dimensione del fenomeno su scala locale. “Nel 2017 abbiamo ricevuto 187 telefonate e ha effettuato 391 colloqui”, spiega la vice presidente Lucia Gravaghi. “In 25 casi è stato contattato un legale, in 13 è stato richiesto il supporto di uno psicologo”.

Maltrattamenti, un mosaico complesso
Il 75% delle donne è di origine italiana, ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, un buon livello d’istruzione e non presenta disturbi psichiatrici o disagi psicofisici. “L’incertezza economica è il primo ostacolo per chi cerca di uscire dalla spirale della violenza, che spesso coinvolge disoccupate o lavoratrici precarie”. Il maltrattamento assume molte sfaccettature: il 38% delle violenze registrate è di tipo psicologico, il 27% fisico, il 22% economico, il 9% è stakling, il 4% sessuale. “Nella maggior parte dei casi però le componenti si sommano. Talvolta coinvolgono i figli, spettatori silenziosi. Molte donne non denunciano per senso di colpa o per paura”.

L’orco è in casa
Nel 68% dei casi l’autore della violenza è il partner, nel 13% un ex compagno. “Persone che dicono di amare la donna, ma che in realtà basano la relazione sul controllo e sul potere”. Il 76% di loro è italiano, con un’età che varia tra i 20 e i 60 anni, un discreto livello d’istruzione e una condizione lavorativa stabile. Per la condizione psico-fisica “emergono differenti problematiche, come alcolismo e dipendenza da sostanze, che spesso rappresentano fattori di rischio”.

Percorsi in crescita
“Chi ci contatta ha ricevuto indicazioni dalle forze dell’ordine, da assistenti sociali, dall’ospedale o dai media. Su 139 contatti 84 sono diventati percorsi, 54 solo nel 2017. “Negli ultimi anni si è rafforzato il lavoro di equipe su singoli casi – conclude la vice presidente – ciò ha permesso di riunire più soggetti che operano nel campo della violenza di genere per costruire con la donna un percorso di uscita”. Durante l’incontro sono state presentate Livia Severgnini, Annalisa Passerini, Laila Chiodelli, Carmen Boffelli, Alessandra Beretta, Cristina Ferla, Laura Canesi, Antonella Bertolotti e Clelia Dosi, nove nuove volontarie attive presso la sezione cremasca.

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