06-07-2015 ore 17:38 | Cronaca - Romanengo
di Angelo Tagliani

Romanengo. Recuperate decine di biciclette rubate, denunciato un meccanico di 41 anni. In allegato l'album delle due ruote rubate

Alle fermate degli autobus, alla stazione ferroviaria, nei parcheggi dei supermercati e nelle piazze o presso la stazione ferroviaria di Crema negli ultimi tempi sono state rubate una grande quantità di biciclette, al punto da far supporre che gli autori fossero organizzati e non si trattasse invece di furti d’uso.

 

Le indagini

Come spiega il capitano Giancarlo Carraro “l’attività di indagine è stata sviluppata dai carabinieri di quartiere con il coordinamento del nucleo operativo seguendo due direttrici: comprendere chi fosse il destinatario del bene rubato e attraverso quale canale di vendita venisse riproposto”. In breve i militari hanno appurato che un uomo residente a Romanengo aveva messo in vendita attraverso un sito internet diverse decine di biciclette: “Non essendo un negoziante ma un privato cittadino – sottolinea Carraro - la cosa ha insospettito gli investigatori che hanno deciso di rispondere all’annuncio, fissando un incontro con il venditore”.

 

Vasto campionario

Il venditore si è presentato sotto casa a Romanengo in sella ad una bicicletta nuova fiammante, restando piuttosto sorpreso dal fatto di trovarsi davanti i carabinieri al posto dell'atteso acquirente. Identificato dai militari - E.F. 41 anni, albanese – è un meccanico al lavoro da diversi anni in una ditta del posto. “A casa – aggiunge il capitano Carraro - deteneva complessivamente altre 35 biciclette di vario genere e prezzo, da uomo, da donna, da bambino, mountain bike e vintage per un valore complessivo di oltre 10.000 euro. Ha tentato di giustificarsi asserendo di essere un collezionista ma non aveva alcuna ricevuta di acquisto da esibire”.

 

Il riconoscimento

Tre delle 36 biciclette, tutte sequestrate, sono state subito dai proprietari che ne avevano denunciato il furto il giorno stesso alla polizia locale di Crema, mentre per le altre è possibile visionare l'album appositamente predisposto (in allegato). Per gestire le inserzioni l'uomo utilizzava due personal computer, inviati al RIS di Parma per rintracciare quegli incauti che in passato hanno acquistato biciclette in maniera illecita, pensando di aver fatto un affare.

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