06-02-2016 ore 13:35 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Operazione antidroga allo Sraffa, il comunicato dell'istituto: “iniziative inserite nel protocollo Scuola spazio di legalità”

Nella giornata di ieri l'istituto scolastico Sraffa ha diffuso una nota stampa in merito all'operazione antidroga dei carabinieri che si è svolta giovedì mattina nell'istituto. “Circa la visita di giovedì mattina da parte degli uomini di Polizia Locale, Carabinieri e unità cinofile, a seguito della lettura dei tanti articoli apparsi in queste ore, con il preciso intento di tutelare il buon nome della scuola, spesso bistrattata da più parti, intendiamo precisare che l’operazione di ieri si inserisce nelle attività che hanno visto interessati anche altri istituti e testimonia l’attenzione delle forze dell'ordine, nel controllo del territorio e nella prevenzioni di certi comportamenti da parte dei giovani. Da parte nostra, sottolineiamo la totale collaborazione con tutte le forze dell'ordine che operano sul territorio, le ringraziamo per la loro preziosa attività, ed a prova di ciò, ricordiamo le conferenze che si sono tenute nel corso di quest’anno scolastico con rappresentanti delle forze dell'ordine, al fine di promuovere tra i ragazzi e incentivare sempre di più una condotta improntata alla legalità nei comportamenti quotidiani e nel loro modo di essere”.

 

Il protocollo
“Inoltre, la scuola con convinzione ha sottoscritto da anni il protocollo “Scuola spazio di legalità”, promosso dalla Prefettura di Cremona, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, Polizia Locale, ASL di Cremona - Dipartimento Dipendenze, Ufficio Scolastico Provinciale. Nell’ambito di questo protocollo, come è noto a tutti, sono previste una serie di iniziative motivate dalla considerazione che sono sempre più frequenti gli episodi segnalati ai servizi territoriali e alle forze dell’ordine, relativi al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, o atti di bullismo durante le attività didattiche. Detto ciò, a questo punto non può non essere evidenziato quanto segue: quello che è successo giovedì allo Sraffa, è accaduto nel recente passato anche in altre scuole cittadine e della provincia”.

 

La dichiarazione del preside

“Eppure – commenta il dirigente scolastico Ernesto Abbà – stupisce, ancora una volta, come l’attenzione verso il nostro istituto da parte di tanti organi d’informazione sia così massiccia, mentre in casi analoghi con protagonisti altri istituti cittadini, invece non si legge nulla. Noi, continuiamo nella nostra collaborazione con tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, perché lo riteniamo fondamentale al fine di promuovere e favorire la crescita complessiva dei nostri studenti: una crescita umana, come cittadini, prima ancora che come professionisti dei vari indirizzi presenti nella nostra scuola. Crediamo che sia indispensabile una buona comunicazione e riteniamo altrettanto fondamentale l’opera dei vari organi di informazione. Lungi da me l’intento di sindacare sulle scelte editoriali di questa o quella testata, mi permetto solo di sottolineare che il nostro istituto sta cercando di portare avanti tanti progetti, con la passione e l’impegno di tanti ragazzi e di tanti docenti, mortificati spesso da come il nome dello Sraffa viene ad essere trattato. Dispiace, dispiace prima di tutto per coloro che scelgono di frequentare questo istituto, per le loro famiglie e anche per il personale che qui presta la propria opera. Applichiamo con serietà e puntualità quanto previsto dai regolamenti scolastici e non mancano i provvedimenti disciplinari, per coloro che si rendono protagonisti di eventuali fatti degni di essere sanzionati adeguatamente”.

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