05-07-2015 ore 20:17 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Poste Italiane. Il secondo presidio per salvare l’ufficio di Ombriano. Lunedì alle ore 10 appuntamento alla sede centrale

L’ipotesi ventilata durante la manifestazione di martedì si è fatta concreta: il nuovo presidio contro la soppressione dell’Ufficio postale di via Torre è convocato lunedì 6 luglio, dalle ore 10 alle ore 11.30, davanti alla sede centrale cremasca di Poste Italiane in via Cavour. Si tratta della seconda iniziativa politica a distanza di una settimana dalla prima, suggerita dal consigliere di minoranza Tino Arpini ed accolta dalla maggioranza.

 

Il peso demografico

Come spiega il consigliere di Solo cose buone per Crema, “desideriamo far capire alla direzione di Poste Italiane e a tutta la città quale potrebbe essere l'impatto del trasferimento di un quartiere così popoloso (Ombriano) nell'ufficio del centro cittadino. All'uopo è stato predisposto un autobus navetta gratuito che partirà alle ore 9.45 da via Rampazzini (alla scuola media) con fermate di raccolta in via Chiesa (bar Demi), via Torre (in prossimità dell’Ufficio postale), via Pagliari (all’angolo via Pandino) e via D'Andrea. La corsa di ritorno è invece prevista per le ore 11”.

 

La questione numerica

Regione Lombardia ha deciso di non salvare il presidio di Ombriano, inserito nell’elenco dei presidi da sopprimere previsto dal piano di riorganizzazione dell’azienda postale. Una decisione che ha innescato la reazione di molta parte della politica locale, che vede nelle Poste di via Torre un servizio essenziale. A supporto di questa visione, i numeri snocciolati dal deputato cremasco Franco Bordo: il numero di operazioni giornaliere dell’Ufficio ombrianese è circa 150, di gran lunga superiore alla soglia della sufficienza fissata da Poste Italiane, compresa tra 20 e 40 operazioni. 

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