05-07-2015 ore 13:13 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Il sottopasso di via Indipendenza si tinge di azzurro. Il murales come arte sociale per stimolare al rispetto

Il sottopasso di via Indipendenza è sempre più blu: azzurro scuro, per la precisione. Nel secondo giorno del progetto La città è di tutti, rendiamola bella viene passata la prima mano di colore: mentre ieri era il turno del bianco di sottofondo, oggi lungo i muri della ciclabile fanno la loro comparsa le prime tracce del progetto. Mentre una squadra di ragazzi armati di rulli e pennellesse portano un po’ di cielo nel grigio del sottopasso, altri si danno ai lavori di precisione, disegnando i profili degli alberi e delle macchie di colori che domani i più piccoli riempiranno.  

 

Lo scopo sociale

Sotto il caldo rovente, tutti sporchi di pittura, i ragazzi si stanno impegnando a fondo. “Il progetto sta andando molto bene, la collaborazione dei ragazzi è eccezionale – spiega Valeria Pozzi, la coordinatrice del progetto – l’obiettivo finale, che poi è anche quello che mi stava più a cuore, è far capire che il murales ha uno scopo sociale: il coinvolgimento dei ragazzi e bambini, che rappresentano la società futura, stimola  capire l’importanza della città dove abitiamo tutti, da qui il titolo del progetto”.

 

Ragazzi all'opera al sottopasso (foto © Cremaonline.it)

Rispetto della città

L’educazione oltre l’arte ed il divertimento: “è un lavoro artistico che mira a sensibilizzare tutti i partecipanti a rispettare il luogo dove tutti viviamo. Tutto verrà dipinto a pennello, sia nella parte dei bambini che in quella dei ragazzi. Ai primi sarà affidata la parte delle macchie di colore da riempire, in cima al sottopasso. La tecnica pittorica e artistica caratterizza tutto il murales, segnando una differenza rispetto ai graffiti, fatti a bomboletta e tipici dei writers”.

 

Ragazzi soddisfatti

“I ragazzi si stanno divertendo: stanno provando molta soddisfazione nel portare avanti il lavoro e questa è bella cosa; non sempre si riesce ad essere appagati del lavoro che si svolge. In prospettiva, l’idea è quella di concludere l’opera entro venerdì della prossima settimana. A lavori finiti la ciclabile cambierà volto – conclude Valeria Pozzi – e ciò sarà dovuto all’impegno di una cinquantina di ragazzi, dai 6 anni ai 17, per diverse mattine e pomeriggi”. 

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