04-10-2015 ore 19:55 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Il Mercato europeo degli ambulanti si rimette in viaggio. Bonoli: “grande apprezzamento, iniziativa da riproporre”

Tra tutte le iniziative che Crema ha ospitato durante il week end, il Mercato europeo del commercio ambulante è stata senza dubbi la più gettonata. La proposta della Confesercenti è riuscita a catalizzare l’attenzione di un pubblico decisamente variegato, dai ragazzi e dai giovani fino agli anziani, senza escludere le famiglie e i bambini più piccoli. Nonostante il tempo non abbia mai concesso grandi tregue, la manifestazione ha attirato flussi molto generosi di visitatori.

 

Cultura itinerante

Partiamo dall’inizio, cioè dalla proposta. Il Mercato europeo del commercio ambulante si compone di circa un centinaio di ambulanti che girano l’Europa con le loro specificità commerciali. È assimilabile ad una carovana culturale del commercio al dettaglio e dell’artigianato costantemente in tour. A Crema sono stati ospitati una cinquantina di commercianti, dislocati in tre delle piazze principali del centro storico: piazza Duomo, piazza Trento e Trieste e piazza Istria e Dalmazia.

 

Piazza Istria e Dalmazia, uno scorcio del Mercato europeo (foto © Cremaonline.it)

Mondo di bancarelle

Ognuna delle tre piazze cremasche si è contraddistinta per una proposta differente dalle altre due: ogni stand ed ogni bancarella rappresentava una nazione o una regione di un Paese europeo declinato in una ben precisa attività commerciale o specialità alimentare. Camion, banchi e strutture per la vendita hanno messo in esposizione il curioso e gustoso mondo delle specialità nazionali; un’occasione per esplorare il continente (e non solo) senza muoversi da Crema.

 

Sapori, forme e colori

Per quanto concerne la merceologia, la gamma di prodotti lambiva un po’ tutti i settori principali. Piazza Trento e Trieste e piazza Istria e Dalmazia – riprendendo le funzioni storiche di luoghi per il commercio di erbe ed alimenti – hanno proposto prodotti alimentari di tutte le latitudini: dal maiale e crauti della cucina bavarese alla carne grigliata polacca, passando per la paella di Valencia e le golosità greche. Più oggettistica, invece, in piazza Duomo, con bancarelle di indumenti e manufatti artigianali, ma anche erbe aromatiche, dolciumi e piante e fiori.

 

Piazza Duomo, Mercato europeo: un artigiano all'opera (foto © Cremaonline.it)

Critiche e apprezzamento

Come gran parte delle cose a questo mondo, anche il Mercato europeo non è rimasto immune alle critiche. Non sono mancate le polemiche di alcuni commercianti del centro, che hanno lamentato condizioni sfavorevoli dovute allo svolgimento della manifestazione. Alle lamentele fa da contrappunto il parere di un’altra fetta di esercenti, che pur senza nascondere i limiti della concorrenza, trova nelle manifestazioni che animano crema “il motivo per innovarsi e trovare nuovi modi per resistere sul mercato”.

 

Iniziativa da ripetere

Nondimeno, per gli organizzatori non mancano le soddisfazioni: “il bilancio è sicuramente positivo – afferma Giorgio Bonoli, direttore Confesercenti Cremona – sia venerdì che sabato sera c’è stata una buona affluenza. È stata una sfida: non è semplice governare una macchina organizzativa così grossa. La sorpresa più grande è stata piazza Trento e Trieste, luogo spesso inutilizzato ma che ha offerto una bella cornice. Gli stessi operatori sono rimasti contenti e questo ci fa pensare sia un evento da riproporre”. 

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