04-05-2015 ore 13:02 | Cronaca - Milano
di Stefano Zaninelli

L’assessore Bergamaschi tra i volontari che hanno ripulito Milano. Lui: “esperienza interessante di collaborazione reciproca”

Spugna, ramazza e olio di gomito: sono oltre 20 mila le persone che ieri – a due giorni dalla manifestazione No Expo – sono scese in strada, per le vie di Milano, a rimuovere dai muri i ricordi incivili della protesta. Tra questi anche l’assessore ai Lavori Pubblici di Crema, Fabio Bergamaschi, che nel primo pomeriggio, automunito di spugne, è partito alla volta della metropoli.

 

Nessuno tocchi Milano

La volontà certo non manca: per un giorno la proverbiale operosità dei milanesi ha sposato l’affetto per la città. Così, sotto il cielo grigio della domenica, fiumane di cittadini hanno accantonato l’indignazione sfilando in città, uniti nel “grido” Nessuno tocchi Milano (rimbalzato in rete anticipato dall’hastag). “È stata un’esperienza molto interessante – dichiara Bergamaschi – al fianco di moltissime persone, tra cui intere famiglie con bambini al seguito”.

 

Segnale culturale

Tuta azzurra, guanti e spugna coordinati, Bergamaschi s’è unito ai milanesi: “il contesto della giornata di ieri incornicia una bella immagine, alla quale ho voluto prendere parte a titolo del tutto personale. Mi ha spinto la volontà di rendermi parte attiva per un piccola ricostruzione e per dare un segnale culturale: come me, c’erano moltissime persone che hanno condiviso una magnifica giornata di impegno civico, disinteressato e spassionato”.

 

Collaborazione reciproca

“Parte dei prodotti sono stati messi a disposizione dall’Amsa (Azienda milanese servizi ambientali) mentre le spugnette le ho portate direttamente da casa. Ci hanno fornito la tuta da lavoro per non sporcarci assieme a qualche solvente. Per il resto, l’iniziativa aveva uno stampo autodidatta: si cercava di darsi da fare, aggregandosi agli amici o a qualsiasi gruppo partecipasse – conclude l’assessore – in un’atmosfera famigliare di collaborazione reciproca”.

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