03-08-2015 ore 11:07 | Cronaca - Spino d'Adda
di Silvia Tozzi

Spino d'Adda, controllo straordinario lungo il fiume. Il sindaco Riccaboni: “L'area è monitorata, giornata di sensibilizzazione”

Il comune di Spino d'Adda e quello di Zelo Buon Persico ieri mattina hanno svolto una perlustrazione sul lato spinese del fiume Adda. Molto nutrito il numero delle persone che hanno partecipato all'iniziativa: oltre alla Croce Bianca, unità cinofila, personale della Protezione Civile di Spino d'Adda, Carabinieri di Pandino, Polizia Locale di Zelo, il comandante di Spino d'Adda Gaetano Papagni e Gev, oltre al sindaco di Zelo Angelo Madonini e, per Spino d'Adda, il sindaco Paolo Riccaboni, il vicesindaco Luciano Sinigaglia, l'assessore Luca Martinenghi e il consigliere Massimo Bettini, con Claudio Bordogna di Legambiente, sono scesi al fiume per parlare coi gitanti.

 

L'obiettivo della perlustrazione

Lungo l'Adda, a Spino, sono vietati fuochi liberi, ma è possibile usare i barbecue. Il gruppo di lavoro ha monitorato la situazione, constatando la quantità di rifiuti abbandonati, per lo più nella zona sotto al Ponte; ha ricordato alle persone di raccogliere i rifiuti e di non accendere fuochi a terra per non incorrere in sanzioni. Alcuni si sono allontanati, ma la maggior parte dei presenti ha assicurato che avrebbe rispettato le regole, come normalmente accade alle persone civili.

 

I controlli a Spino d'Adda (foto © S. Tozzi)

 

L'area è monitorata

“Si è trattato per lo più di una giornata di sensibilizzazione - ha commentato il sindaco Riccaboni - per far sapere alle persone che l'area è monitorata e mettere tutti al corrente di limiti e divieti”. Ad esempio, molti ciclisti percorrono la greenway anche nel tratto sotto il Ponte, dove il passaggio è interdetto da novembre in seguito ad un crollo. Il gruppo di amministratori e volontari ha informato i ciclisti della necessità di risalire e deviare il percorso, a tutela della loro incolumità.

 

Monitoraggio congiunto

Giuseppe Gatti, membro della Protezione Civile e delle Guardie Ecologiche Volontarie, ha fatto presente che la Protezione Civile a differenza delle Gev, non può multare chi infrange i divieti, quindi ha consigliato di presidiare il fiume durante l'estate almeno nelle ore critiche - il pranzo e verso sera – dando vita ad un monitoraggio congiunto delle due forze. Perché si passi ai fatti, manca solo il nulla osta del Parco Adda Sud.

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