03-06-2015 ore 18:27 | Cronaca - Crema
di Ramon Lombardi

Crema, Sraffa. Sapori e profumi nell’oasi verde di Agrihabitat: concluso il progetto didattico di alternanza scuola e lavoro

Nell’oasi verde dell’agriturismo Loghetto a Crema si è concluso questa mattina con la consegna dei diplomi il progetto Agrihabitat, il percorso didattico che ha messo alla prova i ragazzi diversamente abili in cucina nell’esperienza dell’alternanza tra scuola e lavoro. L’iniziativa, iniziata a metà aprile, ha coinvolto per 7 lezioni 18 alunni disabili, coadiuvati da un gruppo di tutor, formato dalle studentesse del corso socio sanitario e dai docenti di sostegno, Rossana Rusconi, Giuseppa Vinci e Stefania Bandera.

 

I gruppi di lavoro

Le attività hanno previsto, oltre al lavoro fra i fornelli, coordinata dal personale della struttura ospitante, svolto una serie di attività vicino agli animali come cavalli, pony, asini, pecore, oche, galline, alla ricerca sugli storioni. Fondamentale al buon esito dell’iniziativa è stato il personale dell’agriturismo. “Quest’anno abbiamo sperimentato una sorta di chilometro zero – ha riferito la titolare Anna Maria Mariani – perché abbiamo utilizzato tutto ciò che viene coltivato nell’orto per realizzare non solo idealmente il percorso che porta dal campo, alla tavola. Da parte nostra abbiamo cercato di far capire ai ragazzi l’importanza delle attività di sanificazione, igiene e della normativa Haccp”.

 

Dopo la frequenza scolastica

“Il livello raggiunto è molto alto ma non purtroppo non riusciamo ad avere una risposta concreta da parte delle istituzioni nel poter inserire i ragazzi nell’ambito lavorativo. Non chiediamo grandi cose a nessuno, ma vorremmo che all’esterno questa iniziativa si conoscesse meglio un percorso che ci vede accanto allo Sraffa e soprattutto, accanto a questi ragazzi, i quali molto spesso terminata la frequenza scolastica, restano senza opportunità lavorative. Non chiediamo grandi cose a nessuno ma ci piacerebbe che all’esterno questa iniziativa si conoscesse meglio e che questo percorso non sia fine a se stesso – ha concluso– terminata la frequenza scolastica, si trovano da soli nelle loro case”.

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