02-09-2015 ore 16:20 | Cronaca - Crema
di Ilario Grazioso

Scuola, facciamo chiarezza nella selva di norme, regole, acronimi e scadenze. Dopo il livello provinciale, oggi si apre la Fase B

Cercando di semplificare la selva di norme, regolamenti, circolari, acronimi, scadenze, partorite dalla burocrazia ministeriale e assecondate dalle politiche scolastiche, spesso cervellotiche e confusionarie, che si sono volta per volta succedute negli ultimi venti anni, facciamo il punto della situazione. Le cosiddette “fasi”, di cui tanto si è parlato in questa calda estate con riferimento al piano straordinario di assunzioni, nell’ambito di quanto previsto dai provvedimenti governativi noti ai più come “buona scuola”, sono quattro.

 

Fase 0 e Fase A

La prima parte ha interessato i docenti inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento (dette Gae), coloro che avevano conseguito abilitazione all’insegnamento, attraverso il superamento di vecchi concorsi o la frequenza delle Scuole di specializzazione universitaria (Ssis o Cobaslid). Le graduatorie aggiornate lo scorso anno, sono distinte per provincia. La seconda, la Fase A che ha visto come destinatari, gli iscritti nelle Gae nel concorso bandito nel 2012, con la consueta divisione dei posti rimasti dalla fase precedente (metà a Gae e metà a concorso).

 

Terza fase nazionale

Siamo ora alla Fase B, quella di oggi, mercoledì 2 settembre. Non più provinciale, ma nazionale e coinvolge tutti i docenti che non sono rientrati nelle due fasi provinciali precedenti per mancanza di disponibilità. Non riguarda tutto l’esercito dei prof abilitati, solo coloro che hanno presentato apposita istanza on line, entro lo scorso 14 agosto. Nel corso della notte appena passata, gli “eletti” hanno ricevuto mail con proposta di assunzione a tempo indeterminato. I docenti destinatari accettano (quindi preparano in fretta e furia valigia per raggiungere il posto assegnato loro dal sistema informatico) espressamente la proposta di assunzione entro le ore 24 di venerdì 11 settembre, chi non accetterà, perderà la possibilità di un posto a tempo indeterminato.

 

Quarta fase

La Fase C, la quarta, riguarderà i docenti che non sono rientrati nelle tre fasi precedenti, ed è quella che porta con sè ulteriori incognite, in quanto riguarderà i posti del costituendo organico potenziato deciso dalle singole scuole e di cui poco si sa concretamente.Detto questo, la platea di docenti abilitati e specializzati dagli atenei italiani ed esteri, non si esaurisce qui. Infatti queste fasi non contemplano coloro che hanno superato le selezioni e i corsi di Tirocinio Formativo Attivo (Tfa) e coloro che hanno completato i percorsi abilitanti speciali (Pas) dello scorso anno. Senza dimenticare i diplomati degli ex istituti Magistrali entro il 2001/2002, che si sono visti riconoscere il valore abilitante del loro titolo.

 

Collaboratore scolastico

Il puzzle si completa con tutti coloro, spesso dimenticati, ma che esistono e al cui servizio spesso si ricorre, che sono inseriti pur privi dell’abilitazione all’insegnamento, nelle graduatorie d’istituto, per i quali anche la possibilità di supplenze temporanee diventa un miraggio. Venerdì 4 Settembre 2015 sono state fissate le convocazioni per la stipula del contratto a tempo determinato del profilo di collaboratore scolastico: domani i posti disponibili saranno pubblicati sul sito dell'Ustcremona.

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