01-10-2016 ore 20:07 | Cronaca - Spino d’Adda
di Riccardo Cremonesi

Spino d’Adda. Quattro etti di marijuana in auto, due giovani arrestati dai carabinieri

“Nei giorni scorsi, attraverso alcune fonti confidenziali, gli investigatori del Nucleo operativo erano venuti a conoscenza che in un terreno periferico di un Comune cremasco nel fine settimana si sarebbe tenuto un rave party. Per scongiurare tale evenienza che solitamente attrae diverse centinaia di giovani che abusano di sostanze mettendo seriamente a repentaglio la propria incolumità psico-fisica – spiega il maggiore Giancarlo Carraro – nella serata di ieri e per tutta la notte è stato predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio con l’impiego di diverse pattuglie”.

 

Il controllo del territorio

I militari hanno sorvegliato le principali vie di comunicazione del territorio “ed in particolare i luoghi che in passato avevano ospitato rave party”, senza trascurare quelle che Carraro definisce “altre località appetibili”. Attorno alle 20 di ieri una pattuglia del radiomobile, in territorio di Spino d’Adda, ha fermato per un controllo una Volkswagen Golf grigia di colore argento con due giovani a bordo. Secondo Carraro “i due cremaschi, poco più che ventenni, apparivano alquanto nervosi lasciando trasparire che potessero nascondere qualcosa”. La perquisizione dell’auto ha portato alla scoperta, nel bagagliaio, di una scatola da scarpe all’interno della quale c’erano sei involucri di cellophane contenenti 400 grammi circa di marijuana.

 

L'arresto e il capo d'accusa

“Uno dei due – aggiunge il maggiore dei carabinieri - risultava già essere stato identificato durante un rave party avvenuto nello scorso mese di febbraio a Romanengo”. I due sono stati accompagnati in caserma, mentre nelle perquisizioni domiciliari sono stati ritrovati “altri 8 grammi marijuana ed un bilancino di precisione”. I due giovani, incensurati, sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e su disposizione della Procura della Repubblica di Cremona hanno passato la notte in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima fissato per la mattinata odierna.Il giudice ha condannato uno dei due ad 1 anno e 8 mesi di reclusione mentre l'altro ad 1 anno e 6 mesi, pena sospesa per entrambi perchè incensurati: complessivamente devono pagare sanzioni per 5 mila euro.

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