01-03-2015 ore 18:30 | Cronaca - Romanengo
di Francesco Jacini

Romanengo, Casa del volontariato. Coesistenza fra popoli di culture diverse grazie ai percorsi di dialogo interreligioso

Coesistenza pacifica fra popoli di etnie, cultura e religioni diverse tema di forte attualità. Se ne è parlato a Romanengo, presso la Casa del volontariato, durante l'incontro Segni per incontrarsi, luoghi e percorsi di dialogo interreligioso. All’incontro, organizzato dall’associazione culturale Eppure quel sogno, hanno partecipato una cinquantina di persone provenienti dal Marocco, dall'India, dal centro Africa.

 

Dall’editto di Costantino al Concilio Vaticano

Hanno partecipato all’incontro Sukhmandeep Singh, volontario della Gurudwara di Covo, Omar Jibril, responsabile dei giovani musulmani di Milano ed Enrico Fantoni, direttore ufficio missionario e responsabile dell'ufficio Migrantes della diocesi di Crema. Fantoni ha aperto la serie degli interventi ed ha spiegato brevemente la millenaria storia del cristianesimo, sottolineando le date e gli eventi, dall’editto di Costantino al Concilio Vaticano II, che hanno segnato la divisione in cattolici, ortodossi e protestanti. Particolare il passaggio sulla simbologia del cristianesimo attraverso la lettura dei testi sacri.

 

Messaggio di pace

Interessante il resoconto di Sukhmandeep, che ha esposto le sfaccettature e la storia della religione Sikh dalle origini nel Punjab, regione del Nord dell’India, descrivendo gli usi e costumi tradizionali e ripetendo più volte il messaggio di pace tra i popoli. Jibril ha concluso la serie degli interventi soffermandosi sull’Islam come stile di vita e religione pacifica, lontana dagli estremismi di alcune fazioni ed ha ricordato il contributo storico dei musulmani nella storia nel campo della matematica, della scienza e della letteratura.

 

Occasione di incontro

“All’interno del contesto attuale – ha concluso Evelina Grimaldelli, presidente dell’associazione– abbiamo voluto organizzare questo incontro interreligioso per conoscere meglio le realtà vicino a noi per non cadere nell’errore di percepire paura in quello che non conosciamo. E’ stata un’occasione per scambiare opinioni con esponenti delle culture più vicine alla realtà del nostro territorio come i sikh, i musulmani ed i cattolici. L’obiettivo sarà evidenziare in positivo tutto ciò che ci accomuna per proseguire un dialogo pacifico”.

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