25-10-2012 ore 09:13 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Centro culturale islamico e diritto di cittadinanza. Paolo Valdameri, Pd, ne ha per tutti: Movimento 5 Stelle, Agazzi e Beretta

Prosegue furibondo il dibattito che in questi giorni sta incrociando due temi, fortemente legati tra loro, la richiesta della comunità islamica di un luogo di culto e la campagna per la cittadinanza breve Inside/Out. Questa volta è il consigliere comunale del Pd Paolo Valdameri a tirare alcune stoccate destinate a rinfocolare la polemica.

Le spiegazioni del sindaco
“A quanto pare – scrive Valdameri - le pur chiare spiegazioni riguardo al luogo di culto islamico date dal sindaco Stefania Bonaldi non sono servite a risolvere la polemica alimentata dal centrodestra. Ogni giorno appaiono articoli nei quali si legge che tale centro religioso verrà costruito ad Ombriano ed a spese della cittadinanza. Ciò non è vero! Forse questo pensiero è stato diffuso da un consigliere di centrodestra che, come me, è di Ombriano e che ha dichiarato di non volerlo. Strano, considerando che affitta appartamenti anche ad extracomunitari. Da ultimo, sono arrivate le dichiarazioni del consigliere Antonio Agazzi, che accusano il sindaco di patti con la comunità islamica”.

Agazzi è un incoerente
“Il signor Agazzi – prosegue Valdameri - forse non ricorda quanto scritto nel suo programma da candidato sindaco nella scorsa campagna elettorale, dove si legge che "avrebbe tutelato le minoranze": complimenti per la coerenza, forse adesso, trovandosi all'opposizione, questo slogan non gli è più utile, oppure, ha già cambiato idea?”

La richiesta respinta due volte
“La politica ed i politici – sostiene il consigliere del Partito Democratico - dovrebbero trovare soluzioni ai problemi, affrontarli in modo serio e non lanciarsi in discorsi da bar. Bene ha fatto il sindaco a raccogliere la richiesta avanzata dalla comunità islamica riguardo al trasferimento del luogo di culto. Certo sarebbe stato più semplice non ascoltare la richiesta e non affrontare la questione come, d'altra parte, la passata amministrazione ha fatto per ben due volte, non coinvolgendo mai gli uffici competenti e cestinando ogni possibile domanda, forse per incapacità di gestire la situazione all'interno della sua coalizione”.

La Lega e l’ampolla di grappa
“Oggi invece, grazie alla nuova maggioranza, se ne può discutere. Da subito il Movimento 5 stelle ha proposto l'idea di referendum tra i cittadini se avessero voluto un centro religioso, ignorando che lo Statuto comunale lo vietava. A loro si è aggiunta la Lega che da una parte difende il crocifisso e dall'altra fa riti pagani con l'ampolla del Dio po' piena di grappa”.

Referendum e diritti costituzionali
“Da ultimo il Simone Beretta anche lui con l'idea della consultazione popolare. Se lo statuto non bastasse a impedire la consultazione su diritti inviolabili come quello della libertà di religione ci pensa la costituzione italiana che vieta referendum relativi alla ratifica di trattati internazionali, trattato che l'Italia ha stipulato con la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali”.

Libertà di religione
“Dove Articolo 9 si parla di Libertà di pensiero, di coscienza e di religione. I giovani guardano all'Europa, le scuole di Crema, attraverso scambi culturali, guardano all'Europa ed a nuove opportunità di lavoro mentre i politici di centrodestra hanno un idea di Crema chiusa all'interno dei propri confini e non vogliono vedere il cambiamento ed il nuovo contesto interculturale con cui anche la nostra città si deve confrontare”.

Lo staffi di Bruttomesso costava 200 mila euro
“Un'altra polemica montata ad arte – aggiunge Valdameri - sono i 3000 euro spesi per i manifesti Inside/out utilizzati dall'opposizione come pretesto per attaccare la maggioranza, presi singolarmente sembrano molti ma hanno dimenticando volutamente la politica di risparmio adottata dal sindaco sulla macchina comunale, abolizione dell'ufficio di staff del sindaco, costo circa 200000 euro annui, riduzione del numero degli assessori passato da 8 a 5 con una decisa riduzione delle spese".

Si dimenticano i veri problemi
“Tutto ciò per distogliere l'attenzione dei cittadini da altri problemi che l'amministrazione sta affrontando, per esempio sul tema del lavoro e sulle famiglie in difficoltà per le quali ha istituito un fondo di 74000 euro. Da questo centrodestra di politici di lungo corso e con esperienza mi aspetterei maggiore disponibilità, collaborazione e confronto sulla base della loro esperienza, nell'interesse e per il bene della nostra città, ma forse mi illudo che siano capaci.
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