16-07-2013 ore 09:36 | Politica - Crema
di Antonio Margheriti

Il circolo cremasco di Fratelli d’Italia: “la Giunta Bonaldi ha perso contatto con la città pensando solo a battaglie ideologiche”

Un anno vissuto pericolosamente. Viene da citare il film del 1983 di Peter Weir leggendo l’analisi che il circolo cremasco di Fratelli d’Italia fa dell’anno, oramai abbondante, dell’amministrazione Bonaldi: “consentiteci di riconoscere che il tanto denigrato ex sindaco Bruno Bruttomesso e la sua Giunta appaiono giganti se messi a confronto con la signora Bonaldi e la sua squadra”, chiosano ironicamente.

I fronti del dissenso
Ma quali sono le critiche che nell’articolato intervento gli esponenti cremaschi del partito fondato da Crosetto e dalla Meloni muovono a Stefania Bonaldi e alla sua squadra? Sono diversi i fronti: commercio, cultura, tasse, battaglie sociali, sicurezza. Fronti che hanno portato ad una situazione di questo tipo: “è come se il rapporto tra Amministrazione comunale e cittadini si fosse spezzato. Talvolta si ha pure l'impressione che non solo il Sindaco non riesca più ad essere interprete delle istanze della cittadinanza, ma spesso risulta persino agire contro gli stessi interessi dei cremaschi”.

Commercio azzoppato
Ed ecco quindi snocciolati alcuni esempi: “pensiamo alle tante difficoltà lamentate da commercianti ed esercenti di locali pubblici; di fronte ad un periodo che è caratterizzato da recessione economica abbiamo alcuni locali del centro storico che hanno la fortuna di avere ancora un discreto afflusso di clienti, ma l'assessore Morena Saltini che fa? Sostiene il commercio? No. Pare mossa dall'unico intento di "far guerra" ai bar del centro storico....con ricorsi e contro ricorsi, portando avanti battaglie che i cremaschi certamente non comprendono”.

I costi dei servizi
“Altro aspetto: la crisi ha indubbiamente ridotto le capacità economiche dei nostri concittadini, e molti quest'anno non si concederanno le consuete ferie. Il nostro sindaco, anziché favorire la fruizione della piscina, pensa bene di incrementare il costo degli abbonamenti. Così i cremaschi meno abbienti, già privati del mare e della montagna, si vedono tolta la possibilità di godere un po' di frescura passando le giornate più calde in piscina”.

Il tribunale
“Una città più povera, ma anche in declino. Così appare Crema. Tra l'inerzia del Sindaco e l'incompetenza di qualche suo collaboratore, non dimentichiamo che la città si è vista sottrarre pure il Tribunale. Non è difficile immaginare i tanti disagi che conseguiranno a tale scelta. Non si capisce però lo scarso impegno
impegno del Sindaco per opporsi a questa decisione”.

Servizi sociali da rivedere
“Drammatica anche la situazione Servizi Sociali. In città aumentano disoccupati e famiglie in difficoltà, ma manca del tutto un piano, una visione complessiva (capace di generare sinergie con tutti i settori, compreso il no profit) al fine di affrontare con creatività e propositività le numerose situazioni di disagio. Forse qualche "aggiustamento" al carrozzone di Comunità Sociale Cremasca andrebbe apportato”.

Cultura allo sbando
“Non parliamo poi del fronte cultura. Niente sostegno per chi propone reali iniziative culturali, ma erogazioni e patrocini ad iniziative certamente modeste sul piano culturale e irrilevanti. Come non ricordare l'elevato ed edificante intervento in città del famoso cuoco Cracco? Tutto lodevole, per carità, ma la cultura è ben altro”.

La moschea
“Non mancano disagi e situazioni da risolvere, ma proprio per questo avremmo bisogno realmente di un sindaco capace di prendersi a cuore i problemi di Crema. La Bonaldi, invece, sembra affaccendata in tutt'altro. Sottrae le magre risorse per finanziare ininfluenti campagne di integrazione culturale, o - tema che pare starle molto a cuore - spende gran parte del suo impegno per far costruire una moschea in città. E non le importa se i cremaschi in tutti i modi hanno detto che la moschea non la vogliono”.
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