11-07-2013 ore 14:45 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Tino Arpini sul possibile accorpamento dell’ufficio postale di Ombriano con quello dei Sabbioni: “si interessi il sindaco”

Sembra profilarsi una nuova grana nella gestione degli uffici postali del territorio, la segnala Tino Arpini, consigliere comunale di Solo cose buone per Crema: “Circolano voci preoccupanti di un accorpamento dell’ufficio postale di Ombriano con quello dei Sabbioni, il quale si trasferirebbe nel nuovo quartiere di via Camporelle. In sostanza per gli ombrianesi si tratterebbe di una soppressione e per potersi servire di Poste Italiane dovrebbero recarsi nei pressi del cimitero”.

Attività centrale
Sarebbe un altro colpo al servizio postale cittadino che si affiancherebbe alla querelle legata agli orari di apertura dell’ufficio Crema centro. Il quartiere di Ombriano non è un quartiere qualunque, ha circa 5 mila abitanti, quanto un paese di medie dimensioni e l’ufficio postale è sempre stato centrale nelle attività della zona, “anche grazie alla sua posizione strategica di alta visibilità su una strada di grande passaggio e facile parcheggio, che hanno sempre garantito alta frequenza assieme ad immancabili code di attesa”.

Lavoro certo
“La presenza nutrita di attività commerciali, artigianali e industriali è, allo stesso tempo, certezza di lavoro per l’ufficio e complementarietà di servizi indispensabili per le attività. L’altro elemento di fondamentale importanza è l’utilizzo dell’ufficio da parte di molte persone anziane, le quali sarebbero in grave difficoltà a recarsi nella prospettata nuova ubicazione, anche a causa di mancanza di mezzi pubblici”.

Appello al sindaco
“Faccio appello al sindaco Stefania Bonaldi perché, assieme ai tentativi presso Poste Italiane di mantenere l’apertura pomeridiana dell’ufficio di Crema centro, si impegni con tutte le forze a rappresentare questa parte del suo territorio, messa ancor più a rischio dalla minaccia di chiusura totale, dopo anni in cui si son fatti utili. Ma tant’è: questi sono gli effetti di mancanza di concorrenza e mercato”.
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