05-06-2013 ore 17:08 | Cultura - Manifestazioni
di Paola Adenti

Concluso il Festival di Cremona. Pubblico da grandi eventi. Tre giorni di incontri, musica ed emozioni

C'era il fermento che solo le grandi occasioni sanno riservare. Una Cremona ospitale ha visto fluire per vie, piazze, palazzi e cortili oltre 75 mila persone in soli tre giorni, dal 31 maggio al 2 giugno. La rassegna si è riconfermata un evento all'altezza delle aspettative di un pubblico preparato ed attento proveniente da un territorio a largo raggio. Più di 100 protagonisti e pochissime defezioni hanno caratterizzato l'avvicendarsi dei vari artisti nazionali ed internazionali sui palchi della città. Allestimenti, drappi, fiori, origami, studiati accostamenti cromatici ed attenzione ai particolari rispecchiano, come in ogni edizione, l'anima del Festival.

Incontri
Impossibile raccontare ogni incontro, ogni momento, il feeling diverso che di volta in volta si crea tra pubblico ed artisti. Ogni palco una realtà, ogni palco il "suo" pubblico. Pacata l'atmosfera in cui Marco Alemanno e Marta sui Tubi hanno presentato "Dalla Luce alla notte", divertente e divertita quella dell'appuntamento notturno di venerdì 31 maggio durante il quale Vittorio Cosma, Matteo Bordone e Niccolò Ammaniti si sono divisi parole e note. Magica l'atmosfera del Cortile Federico II alla luce del tramonto di sabato 1 giugno, quando Lorenzo Lollo Amurri ha presentato "Apnea" in compagnia dei suoi amici di sempre Riccardo Sinigallia e Laura Arzilli dei Tiromancino. Senza retorica o pietismo hanno raccontato, in tre, la storia di una difficile e lunga rinascita, quella di Lollo, dopo un gravissimo ed invalidante incidente.

Libri e musica
Tante trame fitte di misteri sono state presentate nel corso dei tre giorni. I segreti delle vite raccontate da Clara Sanchez accompagnati dalla musica di Antonella Ruggiero, i noir di Gianni Biondillo e Luca Crovi, le strane rinunce racchiuse nel libro di Tim Parks sulla musica di Alice. In anteprima nazionale e direttamente dal Maine, Tess Gerritsen, scrittrice qui in veste anche di violinista, ha presentato l'ultima fatica letteraria: "L'ultima vittima". Atmosfere di misteri e paura tra boschi e radure, il violino di Tess e la chitarra della cremasca Eleonora Pasquali. Grande folla per Vinicio Capossela accompagnato da una lira suonata da un musicista greco. "Come una specie di sorriso" e la sua autrice, Lella Costa, hanno fatto sorridere il folto pubblico. L'attrice, la sua ironia e un pò di leggerezza sono salite sul palco insieme alla musica di Pacifico.

Paolo, Pupi, Moni
Dalle ore 20 di domenica, posti a sedere esauriti in Piazza Duomo per gli ultimi due eventi del Festival. Pupi Avati rimane incantato dalla bellezza della piazza al tramonto e con vivace loquacità racconta dei suoi giovanili trascorsi musicali in un'Italia che non esiste più. Un'epoca, gli anni '50 a Bologna, che lo ha visto musicista nella Criminal Jazz Band. Il regista rievoca episodi divertenti suscitando l'ilarità del pubblico. "La grande invenzione" è l'autobiografia che ha presentato a Cremona sulle note della tromba di Paolo Fresu ed il pianoforte di Roberto Cipelli. Gran finale de Le Corde dell'Anima con il recital di Moni Ovadia ed il pianoforte di Carlo Boccadoro.
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