02-12-2013 ore 12:31 | Cultura - Teatro
di Paola Adenti

Omar Fantini live in teatro. Venerdì 6 dicembre spettacolo di cabaret al San Domenico

Si alza il sipario sul cabaret al San Domenico. Il prossimo 6 dicembre, con inizio alle ore 21, Omar Fantini salirà sul palcoscenico del teatro cittadino per regalare sorrisi al pubblico con la sua ironia ed i suoi personaggi. Lo spettacolo live, scritto dal comico con la regia di Simona Visinoni ed Andrea Lucchi, è ora in tour in tutta Italia dopo il debutto a Verona lo scorso 4 ottobre. Da Zelig Off a Colorado, da Metropolis a Amici@Letto, con Dal vivo… finchè son vivo!!! l'attore si cimenta in uno show ironico e divertente in cui "mescola sapientemente irresistibili monologhi sulla vita quotidiana e alcuni dei suoi personaggi cult con sezioni assolutamente improvvisate, rendendo così lo spettacolo ogni volta unico e diverso".

Gli anni '80
Quarantenne doc, completamente calato nel suo tempo, Omar Fantini ripercorre con pungente ironia un decennio di tv e di musica con incursioni nella vita quotidiana creando un affresco divertente nel quale riconoscersi. Ad aiutarlo in scena ci saranno i suoi personaggi tra i quali non poteva mancare nonno Anselmo. Tra un impegno di lavoro e l'altro, tra un viaggio ed una serata in teatro, accetta di scambiare alcune considerazioni, prima della tappa cremasca.

Quali sono i punti chiave attorno ai quali ruota la tua comicità?
Analisi e satira della società. Amo mettere in luce ciò che a noi sembra normale, ma che, visto da un altro punto di vista, mostra tutta la sua follia.

Cosa voleva fare da grande, Omar bambino?
Il pastore. Perché mi pareva la cosa più bella del mondo non far nulla. Come cambiamo...

Come è poi nata la tua carriera nel mondo dello spettacolo?
Ho iniziato a 17 anni con un corso di teatro perché speravo di darmi un tono. Il tono non è mai arrivato, ma ho scoperto che mi piaceva un sacco far ridere.

È ancora importante il teatro nella tua vita?
Ci è entrato quando avevo 17 anni poi a 24 c'è stata la conversione al cabaret e alla comicità televisiva, ma come ambiente per esibirsi resta il più bello. Quello dove puoi far ridere anche con le pause!

Da Bergamo, tua città d'origine, a Milano. Quanto contano le origini?
Poco o nulla. Conta solo se hai qualcosa da dire e come lo sai dire.

Questo tour entra anche nei teatri di provincia: il pubblico cambia?
Non credo nei cambiamenti del pubblico. Vediamo la stessa tv, leggiamo gli stessi giornali, parliamo delle stesse cose.

Un lato positivo ed uno negativo del tuo lavoro
Ho colleghi di lavoro che sono persone originali con menti spesso sopraffine. Passo molto tempo lontano da casa e senza nessuna garanzia del futuro.

Una vita in movimento: come riesci a conciliare viaggi, serate, tv ed una famiglia con due bimbi piccoli?
Non dormendo mai!

Metti in ordine di importanza o divertimento: cinema, tv, teatro, radio, tour
Teatro, tv, tour, cinema, radio (solo perchè ne ho fatta poca).

Una parte del ricavato dello show viene devoluto al Cesvi
La fame nel mondo nonostante tutto il progresso che c'è stato nella tecnologia non accenna a diminuire. Morire di fame mi sembra oggi più di ieri un insulto al nostro "essere umani".

Quali sono i tuoi impegni attuali e le prospettive future?
Metropolis che parte su comedy central, forse amico@letto3. Prospettive future: una sola, la sopravvivenza!!!
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