28-03-2013 ore 19:14 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Crema. Rifondazione Comunista contro le aperture domenicali dei centri commerciali: “sia rispettato il giorno di riposo per tutti”

Stavolta Rifondazione Comunista la pensa come la chiesa cattolica. Il consigliere comunale rosso che più rosso non si può, Mario Lottaroli, fa sua una battaglia che spesso è stata portata avanti dalla diocesi: quella contro le aperture domenicali degli esercizi commerciali. E lo fa esattamente con le stesse motivazioni.

Metodo barbaro
“Non mi piacciono, non mi sono mai piaciute le aperture festive di negozi, super e ipermercati, le considero una barbarie, il segno tangibile della supremazia del mondo delle merci e del mercato sulle esigenze e le attività umane. Ritengo che sia arrivato il momento di interrompere l’insana pratica delle aperture a raffica dei punti vendita, maturata soprattutto nell’ultimo decennio. Penso che sarebbe bello tornare alle giornate di festa come momento di incontro sociale per tutti, la condivisione collettiva del tempo liberato dal lavoro”, va dritto al punto Lottaroli.

Sindacati inerti
“Sarebbe una liberazione per gli addetti alle vendite, donne ed uomini costretti a trascorrere le giornate festive tra scatolette e capi d’abbigliamento, anziché con i propri cari e con gli amici. Inoltre le catene commerciali, per far fronte alla riduzione delle vendite e degli incassi, grazie anche alla colpevole inerzia delle organizzazioni sindacali, hanno peggiorato la condizione salariale dei dipendenti: nel caso degli addetti assunti da tempo le maggiorazioni per lavoro festivo sono state considerevolmente ridotte, mentre nel caso dei neoassunti la prestazione festiva è equiparata a quella svolta in giornate feriali e non dà diritto ad alcuna maggiorazione retributiva”.

No alla liberalizzazione assoluta
“Perché si intraprenda un nuovo cammino è necessaria la modifica radicale delle leggi in vigore, che allineino l’Italia con gli altri paesi europei, dove non esiste una liberalizzazione assoluta degli orari, e che restituisca agli enti locali la possibilità di intervento sulla materia. Per questo condivido la raccolta firme promossa dalla Confesercenti, con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, a favore di una proposta di legge che limiti fortemente le possibilità di apertura festiva degli esercizi commerciali”.

La raccolta firme
“Per quanto mi riguarda, non ho mai fatto la spesa nei giorni di festa e non ho alcuna intenzione di interrompere questa consuetudine. La raccolta firme terminerà nei primi giorni del mese di aprile: è possibile sottoscrivere la proposta di legge presso l’ufficio di Segreteria del comune di Crema”.
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