05-03-2013 ore 08:07 | Rubriche - Animali
di Elena Ziglioli e Paola Tassiero,

L’otite, malattia molto comune nel cane. I fattori scatenanti e le caratteristiche di razza. Come ridurre e prevenire le patologie

I problemi alle orecchie sono piuttosto comuni negli animali da compagnia. L’otite è una infiammazione dell’orecchio, denominata esterna, media o interna a seconda della parte anatomica coinvolta. Le cause di otite esterna, forma più frequente nel cane, sono parassiti, acari responsabili di rogna sarcoptica, rogna rossa, zecche e pulci che possono determinare prurito molto intenso, dermatiti allergiche, allergie alimentari, allergie da contatto ed ambientali, fungine.

Corpi estranei
Tra le cause di otite esterne anche corpi estranei, spighe, frammenti vegetali possono penetrare nel condotto uditivo e causare grande fastidio all’animale che, grattandosi, determina traumi all’orecchio e conseguente infezione, patologie autoimmuni ad esempio pemfigo, lupus eritematoso e ormonali, ipotiroidismo, squilibri degli ormoni sessuali, oppure patologie tumorali.

Caratteristiche di razza
Alcune caratteristiche di razza sono fattori predisponenti per le otiti: le orecchie pendule - Cocker Spaniel, Basset Hound - presenza di peli nelle orecchie barboncini - canali auricolari più ristretti della norma - Shar Pei, Chow Chow e Bulldog inglese - possono provocare ridotta circolazione d’aria all’interno del condotto uditivo, creando il substrato ottimale per le infezioni. Anche la macerazione dovuta ad un’umidità eccessiva (sindrome dell’orecchio del cane nuotatore) nei cani nuotatori o lavati troppo frequentemente li predispone all’insorgenza di questa patologia.

L'infezione batterica
Tutti questi fattori determinano un’alterazione del microambiente dell’orecchio e sono responsabili dell’instaurarsi dell’infezione secondaria batterica e da lieviti come Malassezia. E’ importante il controllo periodico da parte del proprietario per individuare precocemente eventuali patologie: si consiglia di piegare delicatamente all’indietro l’orecchio dell’animale e controllare all’interno.

Quando chiamare il veterinario
Il veterinario va contattato se si nota uno dei seguenti sintomi: grattamento delle orecchie e scuotimento o piegamento da un lato della testa, gonfiore del padiglione auricolare, eccessiva presenza di cerume, secrezioni o sangue, odore sgradevole. Le forme di otite esterna vanno curate tempestivamente perché, se trascurate, potrebbero trasformarsi facilmente in otite media con possibile perforazione della membrana timpanica e, nei casi più gravi, in otite interna con possibile sordità del cane. Mentre la sintomatologia dell’otite esterna e media è simile, nei casi di otite interna il dolore avvertito dall’animale sarà maggiore, accompagnato da possibili alterazioni dell’equilibrio ed eventuale febbre.

La cura migliore
La migliore cura contro l’otite è la prevenzione: la pulizia periodica delle orecchie del cane riduce notevolmente le probabilità di sviluppare patologie. La terapia è rappresentata da farmaci ad azione antibatterica, antimicotica, antinfiammatoria e antiparassitaria da somministrarsi principalmente sotto forma di gocce otologiche assieme ad eventuali antibiotici o antimicotici per via orale.

L'uso dei farmaci
E’ importante ricordare che qualsiasi farmaco deve essere oggetto di apposita prescrizione veterinaria preceduta da un’accurata visita per determinare le cause e la forma specifica di otite.
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