15-01-2013 ore 12:01 | Politica - Crema
di Antonio Margheriti

I chiarimenti richiesti non sono arrivati: il Movimento 5 Stelle chiede e ottiene per il 28 gennaio la discussione della mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Piloni

L’avevano promesso e l’hanno fatto. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Alessandro Boldi e Christian di Feo, hanno depositato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio comunale Matteo Piloni da discutere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale che adesso, visto il probabile accodamento alla mozione di Pdl, Agazzi e Lega, si fa davvero infuocato.

L'etica e la morale della vicenda
Il tema è noto: nulla di illegale, ma secondo il gruppo del Movimento 5 Stelle è "inaccettabile dal punto di vista etico e morale la scelta dal Partito Democratico di chiedere il rimborso al Comune di Crema per le ore in cui il proprio dipendente, il presidente del Consiglio Matteo Piloni, è risultato assente per compiti e doveri connessi alla propria carica istituzionale”.

Chiarimenti mai arrivati
Dopo la rovente polemica il Pd congela i rimborsi, cosa giudicata positivamente dai 5 Stelle che però volevano sapere di più: “nonostante le pubbliche richieste di chiarimenti per più giorni riportate dalla stampa, non è stato possibile venire a conoscenza di alcun documento di dettaglio in merito a giorni e ore effettive di assenza dal luogo di lavoro e presenza in Comune che possa consentire eventuali controlli”.

La figura del Presidente
Da qui parte la richiesta di sfiducia: “dato che il Presidente del Consiglio dovrebbe essere figura istituzionale di garanzia, rappresentativa dell'intero Consiglio Comunale, a cui è affidato il compito primario di tutelare i diritti e le prerogative dei consiglieri, garantendo l'esercizio effettivo delle loro funzioni e curando l'osservanza e la corretta interpretazione del regolamento”

Il perché della sfiducia
“E ritenuto che il comportamento tenuto dal Presidente del Consiglio e dal suo partito in merito alla vicenda dei rimborsi sia eticamente poco corretto e trasparente, e quindi poco conciliabile con il ruolo istituzionale e rappresentativo che egli ricopre; sebbene sia nella normalità delle cose che ogni persona abbia le sue idee e convinzioni, sia inaccettabile che il Presidente del Consiglio Comunale, che dovrebbe essere una figura super-partes (pur essendo espressione della maggioranza), continui ad essere stipendiato da un Partito e continui a svolgere un ruolo predominante all'interno dello stesso, sovrapponendo di fatto le due mansioni”. La riunione dei capigruppo di ieri sera ha deciso di inserire al primo punto la mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale.
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