10-10-2012 ore 10:21 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Oggi in Commissione Ambiente e Territorio la richiesta d'insediamento di un Centro Culturale Arabo. La Lega Nord fortemente contraria

Durante la seduta di oggi della commissione ambiente e territorio del comune di Crema, sarà posta all'attenzione dei consiglieri la richiesta di insediamento di un Centro Culturale Arabo. Come spiega Dino Losa, segretario cittadino della Lega Nord di Crema, il Carroccio durante la passata amministrazione "si è fermamente opposta alla discussione di tali richieste e intende ribadire la propria posizione di ferma contrarietà all'insediamento, sul territorio cittadino, di qualsivoglia struttura del genere, moschea o centro islamico, la cui natura e finalità suscitano, per esperienze passate agli onori della cronaca, particolare preoccupazione per fatti violenti e criminosi. Ad esempio Milano viale Jenner e via Quaranta o a Cremona in via Massarotti".

L'assenza dell'interlocutore
La ferma opposizione del movimento leghista all'apertura di tali centri ha diverse motivazioni: "non esistono accordi tra lo Stato Italiano e l'Islam, sunnita o sciita, che ne regolino i rapporti civili e sociali, come avviene per le altre confessioni religiose, ad esempio i rapporti con la Comunità Ebraica.L'assenza di una regolamentazione sui luoghi di culto della religione musulmana - prosegue Losa - è la dimostrazione oggettiva di una difficoltà ad instaurare rapporti corretti dovuti all'assenza di un interlocutore certo sul versante della pratica della religione islamica".

Nessun controllo
A conferma della propria tesi l'esponente della Lega porta ad esempio "la presenza in diversi territori di luoghi di culto e centri culturali fuori da qualsiasi controllo e verifica". Losa si fa portavoce della "preoccupazione per il fatto che la giunta Bonaldi ritenga di interesse prioritario l'individuazione di un'area in cui consentire l'insediamento di un centro culturale arabo, senza preventivamente preoccuparsi dell'esistenza di regolamentazioni e di accordi che favoriscano l'integrazione e la reciprocità di tali strutture di culto".

Il rispetto del Paese ospitante
"Anche per la Lega Nord - sottolinea Losa - l'integrazione tra culture e la libertà di religione sono uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo di una società moderna e solidale, ma non è sufficiente che ciò non sia 'eterolesivo', come dichiarato dal sindaco. Respingiamo decisamente ogni modalità che rappresenti una forzatura all'integrazione e non nasca da una preventiva, chiara e precisa condivisione ed accettazione di regole sociali e civili che mettano al centro della professione di 'fede' il rispetto dei valori, delle identità culturali e delle tradizioni del paese ospitante".
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